Rovereto 16 Maggio 2021,
Si sono conclusi i campionati italiani di società 2021.
Evento ormai annunciato da due anni e fermato dalla pandemia è stato organizzato ed allestito presso l’impianto della Baldresca che la società Lagarina gestisce già da 10 anni.
Impegno e volontà sono stati i due aggettivi che hanno coinvolto la macchina organizzativa gestita nel migliore dei modi dal gruppo di volontari del presidente Giovanni Morana.
E’ stata una giornata contraddistinta al mattino da una bella giornata di sole e, successivamente, il clima è cambiato con l’arrivo delle nuvole e soprattutto del vento che, nonostante si tirasse alla distanza di 25 metri, ha reso le prestazioni delle squadre piuttosto complicate.
Nel complesso una manifestazione spettacolare quella organizzata dalla APD Kosmos Rovereto col supporto del Comitato Fitarco Trento. Le squadre si sono date battaglia e vedevano tra le loro fila anche atleti di rango internazionale ad aggiungere peso ai match che hanno visto sfidarsi i vari terzetti con le tre divisioni previste dalla competizione: arco olimpico, arco nudo e compound.
SECONDO GIRONE ELIMINATORIO
Il primo girone eliminatorio, dopo gli scontri diretti all’italiana, ha dato la possibilità alle prime due classificate di accedere nel secondo girone eliminatorio per giocarsi la possibilità di accedere alle semifinali, mentre alle terze e quarte classificate di continuare a sfidarsi per le posizioni di rincalzo, dal 9° posto al 16°. Negli scontri diretti della seconda fase di gara ha regnato l’equilibrio, ma alla fine sono stati premiati con l’accesso alle semifinali maschili Arcieri Iuvenilia, Compagnia Arcieri Monica, Arcieri delle Alpi e Arcieri del Piave, mentre nel femminile si sono guadagnate la fase finale Arcieri Decumanus Maximus, Arcieri Tigullio, Arcieri delle Alpi e Kappa Kosmos.
LE SEMIFINALI
Il regolamento prevede che le squadre che perdono la semifinale si guadagnino il bronzo parimerito. Le sfide hanno permesso di accedere alla finalissima gli Arcieri Monica, vincenti 9-6 sugli Arcieri del Piave e gli Arcieri delle Alpi che hanno superato nel derby piemontese gli Arcieri Iuvenilia 7-5.
Nei match al femminile la squadra di casa del Kosmos Rovereto ha superato il Decumanus Maximus 9-7, mentre gli Arcieri Tigullio hanno avuto la meglio sugli Arcieri delle Alpi per 10-5.
LE FINALI
Il match conclusivo del maschile se lo è aggiudicato per la prima volta nelle 19 edizioni di questa manifestazione la Compagnia Arcieri Monica che contava sulle frecce dell’olimpionico Michele Frangilli, insieme ad Alessio Rudoni (arco nudo) e Vincenzo Rasulo (compound). Il terzetto di Gallarate è riuscito a superare 8-7 gli Arcieri delle Alpi, in gara con Marco Cellerino (arco olimpico), Alessandro Di Nardo (arco nudo) e il nazionale paralimpico Matteo Bonacina (compound).
I lombardi, avanti sul 4-2 a metà gara, sono riusciti a mantenere un punto di vantaggio dopo la terza e penultima volée (6-5) e, nell’ultima tornata di frecce, Frangilli ha vinto la sua sfida nell’olimpico, Di Nardo ha accorciato le distanze nel match dell’arco nudo (7-6) e la parità nell’ultima serie tra Rasulo e Bonacina ha dato un punto ciascuno che ha permesso agli Arcieri Monica di vincere 8-7 mantenendo il vantaggio che serviva per alzare il trofeo.
Situazione simile nella sfida per l’oro al femminile. Anche in questo caso il match è stato deciso all’ultima serie di frecce. Il terzetto ligure degli Arcieri Tigullio schierava le azzurre Sara Noceti (arco olimpico), Cinzia Noziglia (arco nudo) ed Erica Benzini (compound), mentre le padrone di casa del Kosmos Rovereto contavano sull’olimpica Elena Tonetta e le giovani Elisa Macconi (arco nudo) e Alessia Gheser (compound). Dopo le prime tre serie di frecce il match era equilibratissimo e fermo sul 5-5: decisiva quindi l’ultima fase di gara. Tonetta e Noceti pareggiano la loro volée portando la partita sul 6-6, ma la precisione di Cinzia Noziglia ed Erica Benzini premia il Tigullio che vince i match dell’arco nudo e del compound raggiungendo l’8-6 conclusivo.
Le parole del Presidente Daniele Montigiani, al termine della manifestazione.
Dall’inizio della pandemia il nostro sport come tantissime altre cose ha subito molti cambiamenti e purtroppo molte cose sono diverse.
La federazione ha però deciso di provarci, perché non è detto che sempre si debba usare il termine ripartenza, avvolta basta un “continuiamo”.
Rovereto, l’impianto di tiro con l’arco nel quale forse ho passato più tempo nei miei ultimi 10 anni, è stato lo scenario prescelto (già da prima della pandemia).
Nessun spettatore, no che nel nostro sport se ne vedano, ma il campionato di società spesso regala momenti di grande fanatismo e campanilismo, che rendono il tutto più colorato e stimolante. Quest’anno no.
Arcieri da tutta Italia che ci hanno creduto, che si sono prima preparati e poi affrontati.Ma soprattutto voi…
Non passa momento in cui penso a quanto sia lusingato di essere il presidente di questo comitato.
Voi, che rendete tutto così semplice, bello e attrattivo.
Voi, che con il sorriso ed i guanti da lavoro sareste capaci di mettere in piedi una campo di gara che inizia a Miola di Pinè e finisce a Riva del Garda.Voi, che pur di stare insieme, lasciate a casa le vostre divise.
Voi, che basta niente per vedervi comparire sul campo di gara con la solita frase: “che c’è da fare?”
Voi, che terminato tutto tornate nelle vostre società e raccontando ai più piccoli quanto bello è questo sport, cercate di appassionare chiunque a quello che è “il più antico degli sport moderni”.
Voi, che insaziabili cercate sempre di fare meglio della volta prima.
Voi, che per ultimo invece di dire che stancata pensate già alla prossima avventura.
Chi mi conosce bene, sa quanto per me questo sport sia molto di più di una passione.
Percui perdonatemi queste parole ma avevo bisogno di ringraziarvi tutti, indistintamente per quello che avete fatto, per quello che fate e per quello che farete.Voi, si proprio VOI, siete il vero spettacolo dopo il Big Bang.
Voi, che poi alla fine di tutto oltre ad ogni altra cosa,Avete anche la forza di scendete sui campi di gara e regalate emozioni continue…
Grazie!Arcieri, Volontari, Società, Tecnici.
Daniele